
L'idea mieli Thun - Andrea Paternoster
Abbiamo immaginato un'azienda agricola, voluto essere apicoltori connessi con terra, piante e api, costruito un luogo armonico, che rappresenti la bellezza del mestiere che professiamo. Siamo pochi, solo dieci persone cariche d'entusiasmo e d'un progetto ambizioso: il rinascimento del miele. Siamo un apicoltura nomade, muove gli alveari in tutto il paese per ottenere mieli esclusivamente italiani, ogni anno ci muoviamo in almeno 60 postazioni diverse, che sono la nostra ricchezza. Questa ricerca, e la produzione di eccellenza che ne consegue, Ha portato ad ottenere numerosi riconoscimenti sia in patria che all’estero nonché l’appassionato apprezzamento da parte di chef di rinomata fama. Andrea Paternoster ha volontà di innovare e di perfezionare la fruibilità e la freschezza del miele che lo porta ad affinare una tecnica che favorisce la cristallizzazione e regala una cremosi senza paragoni, unita a un incremento delle percezioni gustative e della piacevolezza al palato.
L’idromele è una bevanda sacra all'umanità: la più antica bevanda alcolica prodotta dall'uomo. Per ottenerla non serve coltivare, né serve lavorare, si deve solo unire acqua e miele ed aspettare con pazienza che inizi la fermentazione e gli zuccheri si trasformino in alcool. il risultato è una bevanda unica, di spiccata acidità, secca con interessanti note ossidate, rivela sottovoce l'aroma del miele che l'ha generato. l'abbiamo voluto chiamare versione beta perchè è un'idea attuale e in divenire.
Agrumi
il miele di agrumi sposa l'acqua di fonte alpina della val Nambrone in trentino. l'eleganza di questo miele si rivela nel suo colore pallido, nei profumi mediterranei, ionici, è silente, timido, ricorda il fiore d'arancio, il caprifoglio ed il mughetto. a proporzione è circa un terzo di miele e due terzi d'acqua, in questa situazione i lieviti prima assopiti dalla densità zuccherina si destano dal torpore ed iniziano a fermentare gli zuccheri semplici del miele. bastano pochi giorni e tutti i carboidrati si trasformano in alcol. 13,5 gradi con un residuo zuccherino di 1,1g/lt, acidità totale 6,15 g/lt, una solforosa totale pari a 0 mg/lt, non rilevabile allo strumento.
la freschezza arriva da un nota d'acidità volatile, quasi un grammo per litro, acidità cercata lasciando le botti di rovere di terzo passaggio scolme per ben tre anni.